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Cronaca

Paura a Capri, incendio in un appartamento nelle vie dello shopping di lusso

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CAPRI – Paura per un incendio in un appartamento privato in via Camerelle a Capri. Il fumo che usciva dal terrazzo ha fatto scattare immediatamente l’allarme tra i vicini e i titolari delle boutique della famosa strada caprese del lusso, che hanno chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Sul posto dopo aver ricevuto la segnalazione è arrivata l’autobotte dei Vigili del Fuoco con la squadra dei pompieri in servizio presso la stazione di Via Roma. L’accesso alla strada è stato bloccato dalla pattuglia dei Carabinieri di Capri e dagli agenti della Polizia Municipale. L’operazione di spegnimento è ancora in corso. La causa dell’incendio potrebbe essere stata un corto circuito partito dall’impianto elettrico dell’abitazione. Resta intanto chiuso l’accesso a via Camerelle.

Cronaca

SANT’ANTIMO. Voti e Camorra. Condannati i fratelli dell’ex Senatore Cesaro e l’Ing. Claudio Valentino

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SANT’ANTIMO – Nella giornata di ieri, i giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli hanno emesso 21 condanne di colpevolezza nel processo per accordi politico mafiosi al comune di Sant’Antimo, con al centro anche le figure di Antimo, Aniello e Raffaele Cesaro, fratello dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, noto alla storia come Giggin ‘a purpett.

Antimo Cesaro è stato condannato a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, mentre Aniello e Raffaele Cesaro hanno ricevuto una condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno.

Condannato anche il dirigente comunale, originario di Casagiove e attivo in passato anche nei comuni di Villa Literno e Orta di Atella, Claudio Valentino.

L’ingegnere casertano, ritenuto l’interfaccia del clan Puca nell’Ufficio Tecnico di Sant’Antimo era imputato per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.

Valentino è stato condannato a 13 anni.

Assolto, invece, Corrado Chiariello, ex candidato sindaco a Sant’Antimo.

le condanne:

Pasquale Puca: 5 anni e 6 mesi; Luigi Abbate: 5 anni e 6 mesi; Cesario Bortone: 13 anni e otto mesi; Nello Cappuccio: 11 anni e 5 mesi; Francesco De Lorenzo: 16 anni e sette mesi; Raffaele Di Lorenzo: 8 anni e 7 mesi;
Francesco

Di Spirito: 10 anni e 5 mesi; Raffaele Femiano: 11 anni e 10 mesi; Ferdinando Pedata: 4 anni; Camillo Petito: 15 anni e 2 mesi; Lorenzo Puca: 13 anni e 6 mesi; Luigi Puca (classe 1962): 11 anni; Luigi Puca, classe 1995: 11 anni e 6 mesi; Alessandro Ranucci: 9 anni e 3 mesi; Filippo Ronga: 13 anni e 8 mesi; Agostino Russo: 15 anni e 9 mesi;
Francesco Scarano: 13 anni e 4 mesi.

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Cronaca

Barra, 46enne perde la vita dopo forte esplosione nel suo garage

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All’ora di pranzo, in un garage di via Cupa Vicinale Bolino, nel quartiere Barra, è stata registrata una forte esplosione.
A 20 metri dal locale, a quanto pare sbalzato per l’esplosione, c’era il corpo senza vita del proprietario, Vincenzo Roselli,  napoletano, classe 1977.

Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia Poggioreale coordinati dalla procura di Napoli per ricostruire la dinamica dell’evento

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Caivano

Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

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12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

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